Conosci anche tu questo motto?
Credo che, a me, lo abbiano messo nel biberon; tanto che, a volte, in quella grande sperimentazione che è la vita, “ho potuto” cose che credevo di volere e che, successivamente, ho compreso essere il volere di altri, opportunamente mimetizzato.
Vabbè, tutto nel budget della formazione. Col tempo e qualche caduta, che mi è costata più di una sbucciatura alle ginocchia, ho imparato a discernere.
Detto questo, nella mia famiglia (e, probabilmente, nella mia generazione), il motto VOLERE E’ POTERE era sempre stato suffissato dall’immagine di Vittorio Alfieri, che si faceva legare alla sedia dal proprio servitore, per dedicarsi allo studio e alla scrittura e diventare un autore tragico, anche se qualcuno, ben più romantico, sostiene che la vera ragione fosse impedirgli di precipitarsi da una donna sposata e molto più vecchia di lui, per la quale aveva letteralmente perso la testa.
Premesso che oggi, per esperienza personale e professionale, credo fermamente nel POTERE del VOLERE (per questo diventa fondamentale essere certi di quello che vogliamo, non come ho fatto io qualche volta), in tempi più moderni, la mia personale rappresentazione di questo motto si chiama Nadia Rota.
Lei è una cara amica di recente acquisizione.
Ci siamo incontrate la prima volta in piscina, nell’agosto 2018. Bei tempi, la piscina! Io sapevo bene che era un vero lusso, potermi regalare un paio d’ore al club, quasi ogni giorno; eppure, detto dal 2021, non sapevo ancora quanto fosse un lusso!
Mentre mi stavo rivestendo negli spogliatoi, dall’altro lato dello specchio ho sentito una voce compiaciuta esclamare “Bene! Anche oggi ho fatto le mie 50 vasche”.
E un’altra, rispondere “E pensare che avevi così paura dell’acqua”.
Subito, mi sono affacciata dall’altro lato, incuriosita “Come hai fatto a superare la paura?”
E così, Nadia, ha iniziato a raccontarsi.
Donna brillante e di successo, grande viaggiatrice, spesso in Asia per lavoro, da sempre era terrorizzata dall’acqua fino a quando, un giorno, inspiegabilmente, si è spinta oltre ogni suo limite, al di là di ogni sua immaginazione e, a 48 anni, ha iniziato da zero, anzi, da sottozero! Perché lei, un tempo, si impietriva persino davanti alla vasca da bagno.
In meno di un anno è passata dal terrore a 50 vasche. Aveva 49 anni ormai, 7 cicli di 7 anni. Anche dal punto di vista simbolico, un bel giro di boa!
L’ho ascoltata a bocca aperta e, ammirata, mi sono congratulata con lei “Brava! Tu hai fatto molto di più che imparare a nuotare, tu sei la dimostrazione che VOLERE E’ POTERE e che i nostri unici limiti sono quelli che ci costruiamo noi stessi”.
Rispetto alle mie comprensioni di un tempo, oggi ho dato qualche significato in più al VOLERE e alla FORZA DI VOLONTA’. Ci ho riflettuto anche grazie a una suggestione di Suzy Singh, collega indiana che ammiro, autrice, tra l’altro, del libro “I 7 Codici del Karma”, pubblicato recentemente in italiano.
Quello che ho compreso profondamente è che la volontà ha (almeno) due diverse declinazioni: una ordinaria ed una evoluta.
La volontà ordinaria è quando mettiamo impegno e determinazione nel raggiungere obiettivi che, benché importanti e, magari, faticosi da raggiungere, fanno parte del nostro abituale modello di pensiero e, quindi, sono spesso condizionati dai nostri meccanismi automatici, talvolta sabotanti.
E poi c’è una volontà evoluta, quella a cui, con molta più determinazione ed impegno, possiamo attingere, per andare oltre e liberarci dai nostri schemi mentali disfunzionali, sostenuti da un intento superiore, alimentato dal nostro sentire più intimo, che ci sussurra che siamo sulla strada giusta, anche quando, attorno a noi (e nella nostra mente), mille voci assordanti ci spingerebbero a ripetere i nostri automatismi, fornendoci sempre un enorme quantitativo di pseudo-certezze, per farci ritornare sui nostri passi, a ripercorrere la strada di sempre.
Grazie (sì, grazie!) a un momento molto difficile della mia vita, accaduto qualche anno fa, ho personalmente sperimentato, e decisamente compreso, che quando attingiamo a questa forza di volontà evoluta, noi possiamo raggiungere tutti i nostri obiettivi, esattamente come Nadia ha nuotato le sue 50 vasche in piscina.
Confido che queste poche righe abbiano dato anche a te una comprensione più ampia e, magari, possano attivare tutte le tue risorse, per attingere sempre alla tua forza di volontà evoluta.
In ogni caso, se pensi che ti sia utile una mano per dare un’accelerata e raggiungere più velocemente quell’obiettivo a cui tieni molto, contattami per un primo colloquio gratuito
E, se desideri vedere ed ascoltare Nadia Rota, che racconta la sua storia di successo, clicca sui link ai due video
Video 1
Video 2